Il gorilla
di uno zoo viene ucciso per trarre in salvo un bambino caduto
nel suo recinto. Accade a Cincinnati, negli States, dove in una manciata
di minuti un bimbo di 4 anni ha avuto la sfortuna di farsi un volo nel fossato
di poco più di 3 metri e di ritrovarsi faccia a faccia col gorilla di
pianura che se ne stava lì beato.
Il
gorillone, di circa 180 chili, di 17 anni e dal nome di Harambe,
era una sottospecie a rischio estinzione. Una volta scorto il bambino, si
sarebbe subito avvicinato a lui, scatenando le urla (come si può
sentire dal video che gira in rete in queste ore) e il panico generale…
…Circa
l’uccisione di Harambe, non chiediamoci tanto se la tragedia si sarebbe
potuta evitare, ma: sulla base di cosa esistono ancora gli zoo? Siamo
andati a chiederlo all'etologo Roberto Marchesini che è chiaro su un punto:
“Quello
che è successo allo zoo di Cincinnati è la dimostrazione di come gli zoo siano
strutture assolutamente da superare, non sono strutture educative, non sono
strutture dove in qualche modo si tutelano gli animali, ma sono semplicemente
dei grandi baracconi dove al primo problema la cosa più semplice da fare è
quella di ammazzare un animale”. Dunque? Questo zoo ha dimostrato una
incapacità totale di saper lavorare con gli animali. Non ha saputo leggere i
comportamenti dell'animale. Non aveva personale capace di entrare dentro la
gabbia e relazionarsi con l'animale. E sicuramente, come questo, ce ne sono
altri mille di esempi nel mondo. "Lo zoo è sempre una prigione
dove l'animale subisce un maltrattamento. Chiuderli in una gabbia non permette
agli animali di esprimersi per quello che sono", conclude
Marchesini...
Scoppia l'indignazione social per l'esecuzione del gorilla
Harambe, ucciso nella sua buca dello zoo dopo che un bambino di quattro anni è caduto nel suo recinto. Per
moltissimi navigatori del web Harambe, maschio di 17 anni, avrebbe dovuto
essere risparmiato, perché non non intendeva far male al bimbo.
E' stato lanciato l'hashtag #JusticeForHarambe, che ha fatto boom. Per molti sono i genitori del bimbo che vanno condannati per quanto è accaduto sabato scorso allo zoo, perché non sono stati in grado di sorvegliare il figlio. I dipendenti dello zoo hanno ucciso il gorilla (un bestione di 180 chili), che aveva preso il bambino caduto nel fossato, perché la situazione rappresentava una "minaccia per la vita" del bimbo…
E' stato lanciato l'hashtag #JusticeForHarambe, che ha fatto boom. Per molti sono i genitori del bimbo che vanno condannati per quanto è accaduto sabato scorso allo zoo, perché non sono stati in grado di sorvegliare il figlio. I dipendenti dello zoo hanno ucciso il gorilla (un bestione di 180 chili), che aveva preso il bambino caduto nel fossato, perché la situazione rappresentava una "minaccia per la vita" del bimbo…
…Nel 1987 accadde un incidente simile in uno zoo sull'isola
di Jersey, ma quella volta ci fu un lieto fine: un bambino di cinque anni cadde
nel recinto dei gorilla e perse conoscenza. Un gorilla schiena d'argento di
nome Jambo lo vegliò, allontanando gli altri animali del branco e carezzandogli
la schiena. Quando il bimbo si riprese scoppiò a piangere, i gorilla si
allontanarono permettendo al personale dello zoo di recuperarlo.
E Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra»
RispondiEliminaLa prevaricazione fatta sistema sembra venire da lontano, con buona pace della nostra coscienza.
solo l'estinzione della specie umana potrà salvare il pianeta, credo non ci siano alternative
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