venerdì 6 dicembre 2024

Maltrattamento maiali: noi di Essere Animali abbiamo denunciato un allevamento di un fornitore di Lidl - di Simone Montuschi, presidente di Essere Animali

 

A inizio ottobre vi abbiamo parlato di un allevamento appartenente a un’azienda fornitrice della catena di supermercati Lidl, situato in Emilia-Romagna, in cui i polli venivano maltrattati durante tutto il loro ciclo di vita: dallo scarico in allevamento fino al carico sul camion diretto al macello.

Questa volta siamo in grado di raccontarvi il caso di un altro allevamento della stessa azienda, che fornisce al colosso dei discount anche prodotti a base di maiale: anche in questo caso le immagini mostrano maltrattamenti e crudeltà. I video che abbiamo ricevuto rivelano gravi violenze e irregolarità sia da parte degli operatori che dal medico veterinario, una persona, quest’ultima, che dovrebbe invece garantire proprio il benessere degli animali.

Nei filmati si vedono atteggiamenti aggressivi e punitivi: gli animali vengono inseguiti, sollevati di peso dalle orecchie, picchiati con bastoni, presi a calci o pungolati con scariche elettriche. Ci sono poi animali malati o ormai in fin di vita che non vengono curati ma abbandonati a morire di stenti. Alcuni hanno gravi lesioni su fianchi e testa, ernie e ascessi.

In un caso il medico veterinario incide l’ascesso di un maiale mentre questo è ancora nel recinto con gli altri, invece di isolarlo in una zona adibita ad infermeria e immobilizzarlo. L’operazione avviene con un coltello con una lama di fatto troppo lunga e che apparentemente non viene sterilizzata, e dopo il taglio la ferita non viene disinfettata, con il rischio che l’ascesso si riformi nei giorni seguenti e provochi ancora dolore al maiale.

Sono ancora più gravi però le immagini che mostrano lo stesso veterinario operare un maiale con un grave prolasso rettale. Il professionista immobilizza l’animale legandolo per il muso (una parte del corpo particolarmente sensibile), e poi applica un tubo di plastica all’interno del retto e lega una corda intorno al prolasso, il tutto senza somministrargli né anestesia né analgesia. La sofferenza del maiale è evidente e quando il veterinario stringe la corda attorno al prolasso le urla dell’animale si fanno ancora più intense. A causa della gravità dei fatti documentati, abbiamo deciso di denunciare sia l’allevamento che il medico veterinario per maltrattamento e abbandono di animali.

Queste sono immagini che non avremmo mai voluto vedere e che abbiamo deciso di diffondere per mostrare quanto le politiche di benessere animale di Lidl siano estremamente scadenti in maniera trasversale, non solo per i polli ma anche per le altre specie. Dopo oltre due anni di campagna e richieste di adesione agli standard dello European Chicken Commitment, sollecitiamo ancora una volta Lidl a impegnarsi a fare di più iniziando proprio dai polli, gli animali terrestri numericamente più allevati. Recentemente, oltre che in Francia, anche Lidl Germania ha sottoscritto una politica allineata all’ECC, il che dimostra la fattibilità delle nostre richieste.

È ora che anche in Italia Lidl prenda una posizione e un impegno per i polli. Firma la nostra petizione.

da qui

Nessun commento:

Posta un commento