Sama sembra un faraone, insieme a Lola (il Sudan era Egitto, no?) - francesco
Lola, poco meno di un anno, è la prima gattina
nella storia dell'immigrazione dall'Africa alle coste italiane a raggiungere
Lampedusa. Ha fatto il viaggio insieme alla sua padroncina Sama, 24 anni, dal
Sudan, fino alla Libia e poi si è imbarcata con altre 200 persone che sono
state soccorse dal pattugliatore britannico "Protection" che ieri
notte li ha sbarcati, sani e salvi, nel porto di Lampedusa. Sama ha
vissuto con Lola sin dalla partenza dal suo paese in Sudan, è sfuggita ai
controlli dei doganieri di vari paesi ed anche ai trafficanti di essere umani
in Libia dove Sama e Lola hanno vissuto per oltre due mesi prima di essere
trasferiti sul barcone che li avrebbe portati in Sicilia. L'ha tenuta nascosta
in una borsa da viaggio dove Sama aveva praticato dei fori per farla respirare
e quando ieri notte sono sbarcati a Lampedusa i militari inglesi e quelli
italiani hanno scoperto che assieme agli altri migranti c'era anche Lola.
Tutto è venuto alla luce quando dal pattugliatore Protection sono cominciati a scendere sulla banchina di Lampedusa i primi migranti, prima le donne ed i bambini e poi gli uomini. Ed una volta a terra molti hanno ringraziato il cielo di essere arrivati in Italia, erano stanchi ma felici, tranne Sama che ha cominciato a gridare ed a disperarsi perché non voleva scendere dalla nave. "Voglio Lola, voglio Lola" gridava mentre alcuni suoi parenti cercavano di farla sbarcare. Ma Sama non voleva saperne e quasi a forza ha toccato terra dove ha continuato ad invocare il nome della sua gattina che era rimasta a bordo della nave per motivi sanitari…
Tutto è venuto alla luce quando dal pattugliatore Protection sono cominciati a scendere sulla banchina di Lampedusa i primi migranti, prima le donne ed i bambini e poi gli uomini. Ed una volta a terra molti hanno ringraziato il cielo di essere arrivati in Italia, erano stanchi ma felici, tranne Sama che ha cominciato a gridare ed a disperarsi perché non voleva scendere dalla nave. "Voglio Lola, voglio Lola" gridava mentre alcuni suoi parenti cercavano di farla sbarcare. Ma Sama non voleva saperne e quasi a forza ha toccato terra dove ha continuato ad invocare il nome della sua gattina che era rimasta a bordo della nave per motivi sanitari…
Nel mare della disperazione, una grande storia d'amore. Forse per capire che siamo uguali: tutti. Forse...
RispondiEliminaE speriamo che Lola le venga restituita al più presto ... una storia molto bella che dovrebbe far riflettere... ma dubito che questo mondo impazzito abbia ancora la volontà di farlo.
RispondiEliminaCiao Francesco!
mi ricordavo bene, in realtà è almeno il secondo gatto:(http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2014/01/04/Soccorso-gatto-migrante-barcone_9851486.html)
RispondiEliminanoi diamo da mangiare a 17 gatti, per cui capisco Sama (e Lola, chissà se si chiama davvero così)
quando sai i nomi allora ci si ferma un momento a pensare, solo un momento, purtroppo