lunedì 28 aprile 2014

Il potere ha bisogno di noi - Francesco Gesualdi

A scuola ci hanno insegnato che la politica si fa nella cabina elettorale o, tutt’al più, nelle sedi di partito. Ma ci hanno ingannato. La politica si fa sempre, perfino quando stiamo zitti. A ben pensarci proprio il silenzio e l’indifferenza sono i comportamenti di maggiore rilevanza politica, perché il potere adotta la regola che chi tace acconsente. In effetti la maggioranza silenziosa è il suo più grande alleato.
Pochi si interrogano sulla natura del potere ed è diventato un luogo comune che il potere stia in piedi da solo. In realtà è sostenuto dal basso. La vera forza del potere si chiama consenso, che non si avvale solo del silenzio, ma anche dell’obbedienza. Non a caso cerca di allevarci in una scuola autoritaria, classista, concorrenziale. Per la stessa ragione tiene ben salde le redini dei giornali e delle televisioni, per darci una chiave di lettura della realtà che fa comodo a lui. E’ un fatto che il potere non può realizzare i suoi progetti da solo. Ha bisogno di noi, del nostro lavoro, del nostro consumo, del nostro risparmio, del nostro voto. Per questo tutti siamo responsabili dei crimini commessi dal potere. Ma la nostra responsabilità è solo una faccia della medaglia. L’altra è il nostro potere. Dal momento che il nostro lavoro, il nostro consumo, il nostro risparmio sono così importanti per la sopravvivenza del sistema, possiamo usarli per ricattarlo ed obbligarlo a comportamenti diversi...

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