mercoledì 22 dicembre 2010

la filiera corta 1

La qualità e la sicurezza degli alimenti biologici sono strettamente correlate alla riduzione del tempo e del numero di passaggi intercorrenti tra produzione in campo e consumo in tavola. Risulta quindi prioritario organizzare una specifica logistica per i prodotti biologici destinati alla vendita diretta, costituendo Piattaforme di commercializzazione specifiche per le aziende che intendono realizzare esperienze di filiera corta.
La filiera corta rappresenta un eccezionale strumento di promozione del prodotto biologico, perché riesce a creare un rapporto fiduciario tra chi produce e chi consuma. Se infatti da un lato l’agricoltore risulta motivato a realizzare prodotti sempre più sani e qualificati, dall’altro il consumatore viene incentivato a sostenere un modello agricolo più rispondente alle proprie esigenze, non sentendosi più l’ultimo anello del sistema commerciale ma divenendo, anzi, protagonista principale di una scelta di qualità ed eco-sostenibilità.
La filiera corta crea la consapevolezza nei produttori biologici e nei consumatori responsabili di avere obiettivi comuni e li spinge a trovare nuove forme di incontro, scambio e collaborazione con la vendita diretta che limita intermediazioni, prezzi maggiorati ed anonimato delle produzioni, valorizzando territorialità e stagionalità delle produzioni.
I consumatori non sono più visti come “clienti” ma come persone, titolari del diritto ad una sana alimentazione ed alla conoscenza del lavoro e della qualità che stanno alla base dei prodotti offerti, con la possibilità di fornire suggerimenti, critiche, esigenze e scelte.
La vendita diretta, quindi, non è intesa solo come mera occasione commerciale ma come strumento utile a garantire la qualità, a rispondere alla voglia del consumatore di sapere cosa mangia e da chi e come viene coltivato, allevato, trasformato il prodotto acquistato…

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