Era una fredda
sera dell'inverno 1941 quando Carlo Soriani sentì un guaito.... L'operaio stava
tornando da San Lorenzo alla sua casa nella frazione di Luco quando nel greto di un torrente trovò un cucciolo ferito. Lo
portò a casa e divenne il suo cucciolo. Il piccolo cagnolino Fido non era bravo
a caccia e non sapeva neppure fare la guardia, ma ogni mattina alle 5,30
svegliava il padrone per accompagnarlo alla corriera, poi lo salutava e faceva
ritorno a casa. Aspettava paziente per tutto il giorno che arrivasse la sera
per ritornare lì, in piazza, ad attendere l'arrivo il padrone. Alcune volte
Carlo Soriani per fargli uno scherzo, non scendeva dalla corriera. Fido, dopo
qualche minuto, correva a cercarlo e lo trovava lì, nascosto dietro un sedile.
Tutto questo durò due anni, fino alla sera del 30 dicembre, quando le bombe
distrussero la fabbrica dove lavorava Soriani.
Fido, come sempre
fedele al suo appuntamento, era lì ad aspettare anche quella sera. Gli operai
scesero in silenzio, con facce pallide... Fido esaminò uno ad uno tutti i
viaggiatori poi saltò sulla corriera e invano cercò fra i sedili Carlo Soriani.
Tornò a casa da solo e la famiglia Soriani capì che Carlo non sarebbe più
tornato.
Da quel giorno,
nella piazzetta di Luco, tutti cominciarono a notare questo cane che
aspettava.... Da allora, puntualmente, ripeté ogni pomeriggio per quasi
quattordici anni questo suo viaggio da casa alla piazza. Il giorno lo passava
sul cocuzzolo davanti a casa, con il naso in su, rivolto verso Borgo San
Lorenzo. Anche negli ultimi anni di vita, quando le zampe non lo sorreggevano
più, con gli occhi annebbiati, le orecchie ciondoloni, era sempre lì ad
aspettare.
Il sindaco di
Borgo ordinò che Fido fosse esentato dalla tassa sui cani e che potesse
circolare liberamente senza museruola. Il 9 novembre 1957 il cane venne
premiato con una medaglia d'oro, durante una cerimonia in Comune. L'annuncio
della sua morte - avvenuta l'8 giugno 1958 - venne data da "La
Nazione" a quattro colonne: "Fido è morto. Sarà sepolto all'esterno
del piccolo cimitero di Luco di Mugello dove riposano le spoglie del suo
padrone". "Fido è stato trovato morto sul ciglio di un podere ieri
alle sedici, poco lontano dalla sua casa di Luco di Mugello. La scoperta
l'hanno fatta due ragazzini che tornavano da scuola. Lo hanno riconosciuto
subito e sono corsi a dare la notizia alla signora Soriani, che è scoppiata in
lacrime. In breve, gli abitanti del borgo erano radunati quasi al completo
intorno al povero corpicino inerte, semi nascosto dall'erba alta". Pochi
mesi dopo fu inaugurato il monumento, opera dello scultore Salvatore Cipolla.
Ora il monumento
di Fido è davanti al municipio di Borgo San Lorenzo, proprio sotto la lapide
che ricorda il "conte Francesco Pecori Giraldi/colonnello della Milizia
Toscana".
È un cane in bronzo che guarda in alto e sembra annusare l'aria, per riconoscere l'odore del suo padrone. "A Fido, esempio di fedeltà".
È un cane in bronzo che guarda in alto e sembra annusare l'aria, per riconoscere l'odore del suo padrone. "A Fido, esempio di fedeltà".
QUI IL MONUMENTO E
ALCUNE IMMAGINI DELLA STORIA DI FIDO:
http://www.repubblica.it/…/ga…/cronaca/monumento-fido/1.html
http://www.repubblica.it/…/ga…/cronaca/monumento-fido/1.html
Il bastardino
toscano, bianco con macchie nere, con l'arrivo del "collega"
giapponese sugli schermi, forse verrà chiamato "l'Hachiko italiano",
ma non tutti sanno che Fido già era famoso quando ancora era in vita, con i
settimanali che gli dedicavano le copertine. La Domenica del Corriere, Gente e
Grand Hotel fra il 1957 ed il 1958 fecero commuovere milioni di italiani con
"la storia della fedeltà di un cane".
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