giovedì 14 febbraio 2013

attenti al cavallo


Per l’Italia il clamore suscitato in Gran Bretagna e Irlanda dalla scoperta, in molti prodotti industriali surgelati e non, targati Findus ma anche Tesco, Lidl, Iceland e Aldi, della presenza di carne di cavallo al posto di quella di manzo, può sembrare esagerato. In realtà la vicenda potrebbe avere ripercussioni che vanno al di là dello scandalo nato in un paese dove i cavalli sono amati quanto i cani e i gatti, e dove nessuno o quasi si sogna di mangiarne le carni. Perché quanto si è scoperto mina alla base la fiducia dei cittadini europei nel sistema di controllo e nella tracciabilità di alimenti che oggi fanno sovente viaggi lunghissimi prima di giungere sulle nostre tavole.
Ecco i fatti. Circa un mese fa, quasi contemporaneamente in Gran Bretagna e Irlanda vengono ritirate alcune partite di hamburger di manzo surgelati per la presenza, in alcuni campioni, di carne di cavallo. Da quel momento le segnalazioni e i sequestri hanno coinvolto anche la  Francia e altri Paesi. Le grandi catene di supermercati segnalano la presenza di carne di cavallo, confermata dal DNA specifico, in preparati a base di manzo, in percentuali che vanno dal 60 al 100% dei campioni analizzati.
Tra gli alimenti contraffatti si trova di tutto: hamburger, lasagne, spaghetti alla bolognese e varie pietanze contenenti carne macinata…

Nessun commento:

Posta un commento