domenica 22 luglio 2012

Fukushima, dosimetri taroccati agli operai - Pio D'Emilia


All'inizio erano voci, poi testimonianze dirette ma anonime. Ora ci pensa l’autorevole Asahi Shinbun, tornato in prima linea come negli anni ’60 e ’7o, a denunciare lo scandalo dei dosimetri taroccati che una (per ora) società di “lavoratori in affitto” ( i famosi “zingari nucleari”)  forniva agli operai, prima di mandarli al “fronte” di Fukushima. Nella vignetta, la ricostruzione del dosimetro taroccato, così come l’ha pubblicata l’Asahi Shinbun: per ridurne la sensibilità (fino al 70%), il dosimetro era avvolto da una pellicola di piombo.
La notizia per ora lascia di stucco i giapponesi, che pur avendo cambiato idea sul nucleare – come le recenti, imponenti manifestazioni dimostrano –  continuano a credere alle favole e alle parole rassicuranti della Tepco e del governo. Strano invece, ma non troppo, visto che in Giappone vige la discrezionalità dell’azione penale (ricordate? Quella che voleva introdurre Martelli, quando era ministro della Giustizia) che polizia e magistratura non si siano ancora fatti né vedere né sentire.  Ma non è tentato omicidio? 

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