venerdì 9 ottobre 2015

essere elefante






…sembra che gli elefanti abbiano 38 ulteriori copie modificate del gene che codifica per p53, un noto soppressore tumorale. Gli esseri umani ne hanno invece solo due. Gli studiosi, inoltre, hanno scoperto che gli elefanti possono mettere in moto un meccanismo molto più robusto per uccidere le cellule danneggiate che sono a rischio di diventare cancerose. Un'attività doppia rispetto alle cellule umane sane, e fino a cinque volte superiore rispetto a quelle di persone con sindrome di Li-Fraumeni, che hanno solo una copia di p53 e un rischio più alto di cancro del 90%.
La scienza, come spesso accade, ha trovato la soluzione nell'elemento stesso analizzato. "La natura ha già capito come prevenire il cancro - afferma il co-autore dello studio Joshua Schiffman, oncologo pediatrico dell'Huntsman Cancer Institute - sta a noi imparare come i diversi animali affrontano il problema, in modo da poter adeguare tali strategie alla prevenzione del cancro nelle persone"…
da qui

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