Pensa che si muore e che prima di morire tutti hanno diritto a un
attimo di bene.
Ascolta con
clemenza.
Guarda con ammirazione le volpi, le poiane, il vento, il grano.
Impara a chinarti su
un mendicante, ad accarezzare un cane.
Cerca continuamente parole migliori.
Impara a sentire
l’energia del dolore, della vecchiaia, della povertà e della disperazione.
Coltiva il tuo
rigore e lotta fino a rimanere senza fiato.
Vivi ogni giorno
come se fosse l’ultimo, dai tutto te stesso, senza avarizia, senza remore.
Diffida della
ragione, dei ragionamenti, della freddezza stitica, dei cuori rinsecchiti.
Non limitarti a
galleggiare, scendi verso il fondo anche a rischio di annegare.
Sorridi di questa umanità che si aggroviglia su se stessa e cedi la
strada agli alberi.
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