giovedì 18 aprile 2013

i rifiuti differenziati


La telefonata della Spazzina Indignata arriva attorno alle 8 di mattina, quando la raccolta differenziata dovrebbe essere già a buon punto (il turno inizia alle 6.30) e invece, da Campo de' Fiori ai Coronari, da largo Argentina a Trinità dei monti, i sacchetti di «monnezza» svolazzano allegramente tutti insieme.
Per i non addetti ai lavori - tutti noi, a cominciare dai cittadini-utenti del centro storico perennemente alle prese con le buste multicolori, le piazzole a orario e l'odore di marcio fetente negli androni - la segnalazione è una sorta di messaggio in codice. Un rebus difficile da decrittare. Ma, per capire fino in fondo misteri e disfunzioni organizzative del servizio, è proprio da qui che bisogna partire: dal duro lavoro degli addetti Ama e dal viaggio spesso impazzito dei rifiuti.
«Stamattina - dice tutto d'un fiato l'operatrice dei compattatori - siamo nel caos più totale. Non siamo in condizione di fare quel che i cittadini si aspettano! Mancano i camion dell'umido, quelli che caricano le buste rosa, e a Campo Boario non c'è neanche il mezzo dedicato, detto bilico. Abbiamo a disposizione solo quello del "nero", l'indifferenziata...». D'accordo, e cosa significa in concreto? «Vuol dire che oggi quintali di scarti che i cittadini hanno pazientemente selezionato, gli avanzi di cibo, il pane, i fiori, i tovaglioli sporchi, finiscono assieme a tutto il resto: la gente fa la differenziata e noi la disfiamo! Tutto lavoro sprecato, una presa in giro!». Detta così, fa cadere le braccia. Il guaio è che, fotografie alla mano, esattamente questo succede: basta seguire con attenzione i passaggi…

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